Home Page - Fiera dell'Agricoltura e dell'Artigianato di Alanno

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La Fiera

Le eccellenze della terra d’Abruzzo si incontrano ogni anno ad Alanno per una festa lunga tre giorni. Da venerdì a domenica, l’appuntamento è con la 42esima edizione della Fiera dell’Agricoltura, organizzata dal Comune di Alanno con l’Istituto Tecnico Agrario “P. Cuppari” e il Comitato Fiera, che si snoderà nei pressi del polo scolastico.
Convegni, corsi e degustazioni di olio e vino, mostre su frutti, ortaggi e cereali antichi, esposizioni di coltivazioni sperimentali, oltre agli immancabili stand in cui a finire in vetrina sarà il meglio dei prodotti agricoli, agroalimentari ed attrezzature del settore.
L'Istituto Tecnico Agrario Statale "P. Cuppari" di Alanno

L’Istituto Tecnico Agrario Statale “P. Cuppari” di Alanno nasce nel 1859, per l’istruzione degli orfani degli agricoltori, e nel 1933 diventa l’attuale Istituto Tecnico Agrario per la formazione di Periti Agrari. Con il nuovo riordino degli istituti superiori di secondo grado diventa nel 2010 Istituto Tecnico per il settore Tecnologico, con corso di studi in indirizzo “AGRARIA, AGROALIMENTARE e AGROINDUSTRIA”. Il percorso scolastico si articola in cinque anni, con un biennio comune e un triennio con tre indirizzi di aree di approfondimento: produzioni e trasformazioni, gestione dell’ambiente e territorio, viticoltura ed enologia.
Il diplomato in Agraria, Agroalimentare e Agroindustria ha competenze nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività produttive e valorizzative del settore, con attenzione alla qualità dei prodotti e al rispetto dell’ambiente. Interviene, in aspetti relativi al territorio, con specifico riguardo agli equilibri ambientali e a quelli idrogeologici e paesaggistici.  Nell’Istituto si consegue il diploma di  Perito Agrario.
Il diplomato in Agraria, Agroalimentare e Agroindustria, è in grado di:

  • collaborare alla realizzazione di processi produttivi ecosostenibili, vegetali e animali;
  • controllare la qualità delle produzioni;
  • intervenire nel settore della trasformazione dei prodotti;
  • controllare con i metodi contabili ed economici le predette attività, redigendo documenti contabili, preventivi e consuntivi.
  • esprimere giudizi di valore su beni, diritti e servizi;
  • effettuare operazioni catastali di rilievo e di conservazione;
  • rilevare condizioni di disagio ambientale e progettare interventi a protezione delle zone di rischi;
  • esercitare la libera professione di PERITO AGRARIO.

L’ITA di Alanno dispone di un edificio nuovo, di una palestra, di fabbricati rurali ristrutturati adibiti a cantina e frantoio didattici.

NOTIZIE STORICHE SU ALANNO

ISTITUTO TECNICO AGRARIO
Dove oggi sorge questo antico e importante Istituto Tecnico Agrario un tempo vi era un convento francescano. Questo convento sorge ad Alanno già agli inizi del 1300. Sia il convento che la chiesa annessa furono completamente restaurati nel 1575. Con la soppressione dei conventi del 1866 i frati francescani abbandonarono definitivamente Alanno. Il comune presieduto dal sindaco Errico Ruggieri comprò l’intero edificio e nel 1872 inaugurò “l’orfanotrofio-scuola podere” che poi negli anni si trasforma prima in Istituto Agrario Zootecnico, poi in Regia Scuola Pratica di Agricoltura, fino a diventare Istituto Tecnico Agrario con relativo convitto. La scuola è stata intitolata a Pietro Cuppari per volontà del suo primo direttore Giovanni Cazzulli Casabianca che ne era stato discepolo.


CHIESA DI S. FRANCESCO E S. LUDOVICO
Chiesa dedica a San Francesco e a San Ludovico annessa al convento francescano sorto ad Alanno agli inizi del 1300. Sia il convento che la chiesa furono completamente restaurati nel 1575. La chiesa che nel paese è indicata come “chiesa del convento” riportò ingenti danni dal terremoto del 1915 e nuovamente ristrutturata specie gli affreschi interni e le volte dal pittore francescano “Giovanni Leario”. Sono rimasti da ammirare i quadri di Ranieri da Guardiagrele e il bellissimo quadro della Madonna Immacolata, posizionata dietro l’altare di Paulus De Maio. La facciata della chiesa venne interamente ricostruita intorno al 1880.

 
PALAZZO GASBARRI
Palazzo di fattura quattrocentesca con annessa una torre quadrata. Quasi completamente abbattuto e salvato in extremis dalla sovrintendenza alle belle arti de L’Aquila. Era provvista di gradinata interna che portava ad una loggetta rinascimentale. Troneggiava in mezzo all’atrio interno un bellissimo pozzo. Si è recuperato buona parte dell’edificio che successivamente dopo il restauro fu venduto dal comune e acquistato da un privato.
 

TORRIONE CIRCOLARE
Torre medioevale difensiva collegata da mura con altre torri rotonde e quadrate nella parte nord ed est del paese, risalgono alla fine del 1300 e inizio 1400.
 
 
TORRE QUADRATA
Torre del palazzo della famiglia Alati diventato poi “Palazzo Leognani Fieramosca”. All’angolo sud-est murata vi è una pietra d’angolo con un’epigrafe che ricorda la ristrutturazione del palazzo nel 1669 e lo sposalizio tra Marcantonio Leognani Fieramosca con la baronessa Donna Valentia Alata, proprietario del palazzo fin dal 1300. Questa torre è l’unica parte del palazzo rimasta in piedi e rinforzata nel 1965 quando l’intero palazzo fu demolito.

 
PALAZZO COMUNALE
Sorge dove un tempo dominava il paese il palazzo Leognani Fieramosca già di proprietà del baroni della famiglia Alati fin dal 1300, con due torri agli angoli sud e nord del palazzo. Rimane solo la torre a sud ora sede degli Alpini. L’intero palazzo ricco di saloni, affreschi, scalinate e sotterranei fu abbattuto del 1965 perché non più agibile. Quello che era stata la sede di uno dei discendenti dell’eroe della disfida di Barletta venne completamente distrutto. Fu costruito il nuovo edificio del comune come noi oggi lo vediamo ed è rimasto oltre la torre, lo stemma sulla facciata del palazzo della famiglia Alati datato 1499.

 
“PARCO DEGLI EROI”- PIAZZA UMBERTO I
In piazza Umberto I precedentemente chiamato Largo San Francesco il sindaco Errico Ruggieri affidò agli studenti dell’Istituto Agrario l’incarico di realizzare un giardino e di curarne la manutenzione. Per anni questo guardino fu uno degli ornamenti più belli di Alanno. Con il terremoto del 1915 il giardino fu quasi totalmente distrutto, non dal terremoto, ma dai tanti cittadini che vi si rifugiarono. Fu interamente ristrutturato nel 1933 e chiamato “Parco della rimembranza” a ricordo dei soldati alannesi caduti durante la Prima Guerra Mondiale. Vi furono piantati 65 lecci, tanti quanti sono stati gli alannesi morti più uno in memoria di “Arnaldo Mussolini” fratello del Duce. Venne posto al centro del giardino l’obelisco con in cima un’aquila in bronzo come monumento ai caduti. Negli anni il giardino comunale ha avuto diverse ristrutturazioni. Negli anni 80 divenne anche un piccolo parco giochi per bambini. Oggi dopo un ulteriore restauro e dopo aver aggiunto sulla stele del monumento anche i nomi dei caduti della Seconda Guerra Mondiale è stato chiamato “Parco degli Eroi”.

 
“PALAZZO DELLE SCUOLE”
Progettato mel 1922 dall’ingegnere Augusto Nini. I lavori iniziarono del 1929 e la scuola fu finita e inaugurata nel 1932. Fu la sede delle scuole elementari e successivamente anche delle scuole medie. Ritornò scuola elementare negli anni ’60 quando fu costruita la nuova scuola media. Negli anni ’80 fu completamente spianata la collina dietro l’edificio e realizzata la grande “piazza Belvedere”. Completamente ristrutturata e messa in sicurezza è diventata una delle più belle scuole del nostro comprensorio.

 
PIAZZA DEL BORGO
Il borgo è uno dei quartieri più identitari di Alanno, nasce molto probabilmente del periodo rinascimentale ed è ubicato all’esterno delle antiche mura che circondarono il centro storico. È un’appendice dell’antico “castrum”. Un rione sviluppatosi con le aperture delle antiche porte che immettevano nel paese: porta San Francesco e porta San Giovanni. Il borgo è delimitato da via De Novellis a via Garibaldi e oggi da una circonvallazione che parte da via del Sole e si ricongiunge a via Tiro A Segno delimitando tutto l’agglomerato. Una bella piazzetta sorge in mezzo ad abitazioni che si sono consolidate e abbellite nel tempo. Nel 1925, quando dalla località Pietra Rossa arrivò l’acqua potabile, fu costruita in mezzo a questa piazzetta una fontana che fungeva anche da abbeveratoio per gli animali. La stessa acqua che alimentava questa fontana confluiva ed alimentava un lavatoio proprio sotto la piazza a ridosso della collinetta dove oggi passa via Tiro A Segno. Un lavatoio pubblico dove le donne lavavano i panni e con le loro canzoni, le grida, le risate e anche le liti allietavano le giornate dei borghigiani. C’era anche una piccola chiesa dedicata a San Donato distrutta dal tempo e dall’incuria degli uomini. Oggi (2022) l’amministrazione comunale ha ristrutturato la piazza ricostruendo anche una fontana a forma di pozzo a ricordo dell’antico abbeveratoio.

 
EX ASILO - CASA DELLA CULTURA G. D’ANNNUNZIO
Fu il primo palazzo comunale costruito nella prima metà del 1800 diviso in due parti da una piccola “rua” che nel 1848 fu chiusa per unire i due palazzi e creare così un unico stabile che divenne il municipio di Alanno. Successivamente agli inizi del 1900 il comune acquistò il palazzo Fieramosca e vi trasferì gli uffici comunali. In questo palazzo nel 1927 furono ospitate le suore “francescane del Bambin Gesù” che vi fondarono l’asilo e il laboratorio di cucito e ricamo. Le suore rimasero ad Alanno fino al 1994. L’asilo divenne comunale. Oggi restaurato è diventato casa della cultura che ospita la biblioteca comunale e un piccolo museo.

 
PORTE DI ACCESSO AD ALANNO
Due erano le porte di accesso al “Castrum Alanne” quando le mura di fortificazione circondavano l’intero centro storico. Porta San Francesco era situata all’inizio di corso Dante Alighieri già corso Ettore Fieramosca. Le mura di cinta andavano dalle torri rotonde di piazza Umberto I e via XX Settembre alla stretta via Raffaele De Novellis. Porta San Giovanni era situata alla fine di via Garibaldi e si ricollegava con le mura di via XX Settembre per poi riallacciarsi a via Raffaele De Novellis. Queste porte fino alla metà del 1800 venivano chiuse la sera e riaperte la mattina.

 
CHIESA CONTRADA ORATORIO DELLA “MADONNA DELLE GRAZIE”
Risale al XV- XVI secolo ed è stata realizzata su una vecchia chiesetta già esistente in questa contrada che all’epoca si chiamava “Forcella della croce”. Tutto ebbe inizio dall’apparizione della Madonna ad un uomo “idiota et semplice” che pascolava i buoi Paolo Androno, chiedendo che la sua casa fosse ripulita dai rovi e dalle spine che la ricoprivano. L’apparizione viene datata 1498, o come voci popolari affermano nel 1418. La chiesa e l’annesso convento comunque furono ultimati strutturalmente nel 1505 come attesta l’iscrizione presso il portale d’ingresso. Portale in pietra tenera della Maiella attribuibile alla bottega di Giacomo Di Silvestro da Sulmona. Lo stile esterno della chiesa è un romanico semplice e austero, ma non appena la porta si apre è come trovarsi davanti ad uno scrigno pieno di tesori. Ori, stucchi, cornucopie, frutti, uno dei più bei barocchi abruzzesi. Gli stucchi interni sono operata di Donato Perada da Milano e furono finiti nel 1675. Si possono ammirare 12 statue ad alto rilievo nel secondo ordine della navata, rappresentano profeti e re del vecchio Testamento. Elemento di grande interesse sono le 12 sibille affrescate nella volta a vela della navata. Oltre ai dottori della chiesa troneggia nel mezzo il Padre Eterno. Risalgono al 1522 gli affreschi delle lunette sopra l’abside da attribuirsi alla scuola di Andrea De Litio. Le scene rappresentano la vita della Madonna. Un grande affresco di Bernardino Caporali del 1698 si trova dietro l’altare raffigurante l’assunzione di Maria con angeli musicanti. L’altare realizzato 1642 di pregevole fattura porta incastonatonel suo interno un trittico tricuspidale del XIV secolo su tavola con Madonna con angeli, San Sebastiano e San Clemente Papa di scuola umbro-marchigiana.

 
CHIESA DELL’ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA
L’ubicazione della chiesa madre di Alanno risale agli anni 1146-1151 ad opera dell’abbazia di San Clemente a Casauria per volere dell’abbate “Oldrio”. Questa chiesa venne costruita proprio nella parte più alta del “Castrum” di Alanno. Dopo il restauro e gli abbellimenti del 1600 la chiesa rispondeva allo stile di quel tempo, un romanico gotico abruzzese. La chiesa fu dichiarata ricettizia con statuto approvato il primo Settembre 1826 e munito di reale assenzo il primo Aprile 1830. Nel 1915 a causa del tremendo terremoto che colpì la nostra regione, la chiesa fu gravemente danneggiata e nel 1918 si dovette abbatterla completamente. Dal 1921 il primo progetto di ricostruzione la chiesa fu nuovamente e solennemente inaugurata il 4 Luglio 1926, parroco Don Alfredo De Carolis. I primi restauri furono fatti nel 1938. Nel 1949 Don Aurelio Di Cesare ammodernò la chiesa e il professore Luigi Di Natale fece affrescare l’abside dal reverendo padre Giovanni Leario che dipinse pure l’apparizione della Madonna a Paolo Androno, che si trova nella piccola cappella laterale. Nel 1960 altro restauro interno è la costruzione dell’attuale campanile. Nel 1973 un violento fortunale scoperchiò il tetto della chiesa e solo dopo 7 anni il 12 Ottobre 1980 la chiesa venne riaperta. La chiesa venne nuovamente chiusa per inagibilità nel 1999 e solo nel 2004, il 4 Settembre, allora parroco Don Giorgio Gianpaolo, la chiesa è stata definitivamente riaperta. Oggi è possibile ammirare l’affresco dell’abside, lo splendido crocifisso appartenuto alla vecchia chiesa. Si possono anche ammirare due bellissime tele del 1600, l’ascensione di Cristo e la Madonna della Misericordia, opere di Pompeo Mausonio de L’Aquila. Una Madonna lignea con bambino risalente al XIII-XIV secolo e una statua in pietra di San Clemente. Nella cappella del coro una tela del XVI secolo raffigurante la Madonna del Rosario. In fondo alla navata sulla parete al lato del portone d’ingresso due bellissime tele del pittore alannese Antonio Capone, l’Annunciazione di Maria e la Natività.
Chiesa Madonna delle Grazie

Torrione Circolare

Chiesa San Francesco

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